EVIta è una giovane società volta a promuovere l'attività di ricerca di base, clinica e traslazionale ed il network interattivo tra i ricercatori italiani nel campo delle vescicole extracellulari.

La prima riunione dei sostenitori della “EVIta Society”, del 5 Ottobre all’aula Marconi del CNR a Roma, ha confermato il forte interesse e l’appassionata partecipazione della comunità scientifica italiana che lavora sulle vescicole extracellulari. Questo primo trascinante incontro ha spinto i promotori dell’iniziativa a proseguire il proprio lavoro che ha portato alla costituzione di EVIta.

EVIta è quindi nata a Torino il 29/11/2018, grazie al sostegno di più di 50 soci fondatori che rappresentano un’eccellenza italiana nello studio delle vescicole extracellulari.

Durante la riunione dell’Assemblea Generale di EVIta, tenutasi nel corso del workshop "EVIta connect" nel mese di settembre 2022 a Torino, si sono svolte le votazioni per il rinnovo della Presidenza e del Consiglio Direttivo della Società.

L’Assemblea ha eletto i membri del Consiglio Direttivo che è attualmente  composto da:
Presidente: Benedetta Bussolati (Università di Torino)
VicePresidente: Annalisa Radeghieri (Università di Brescia)
Segretario: Michele Guescini (Università di Urbino)
Tesoriere: Valentina Zappulli (Univerità di Padova)

Lucio Barile (Istituto Cardiocentro Ticino)
Antonella Bongiovanni (IBIM - CNR)
Chiara Ciardiello (IRCCS Fondazione G. Pascale)
Marina Cretich (SCITEC-CNR)
Vincenza Dolo (Università dell'Aquila)
Alice Gualerzi (IRCCS Fondazione Don Gnocchi)
Roberta Tasso (Università di Genova)

Dal 2018 al 2022 il Consiglio Direttivo della Società era composto da:
Presidente: Benedetta Bussolati (Università di Torino)
Segretario: Michele Guescini (Università di Urbino)
Tesoriere: Valentina Zappulli (Univerità di Padova)

Elena Berrone (IZS del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta)
Massimiliano Bonafè (Università di Bologna)
Antonella Bongiovanni (IBIM - CNR)
Cristina Cereda (Università di Pavia)
Marcella Chiari (SCITEC-CNR)
Vincenza Dolo (Università dell'Aquila)
Gabriella Pocsfalvi (IBBR-CNR)
Annalisa Radeghieri (Università di Brescia)